Reddito universale e IA: siamo pronti per la rivoluzione sociale?
- Andrea Zagato
- 12 mar
- Tempo di lettura: 2 min
Negli ultimi anni abbiamo assistito a una crescita esponenziale dell'intelligenza artificiale: aziende e organizzazioni stanno iniziando concretamente a valutare l'idea di "assumere" agenti IA per svolgere mansioni finora esclusivamente riservate agli esseri umani. Quello che fino a poco tempo fa sembrava fantascienza è ormai una realtà concreta e imminente.
Il reddito universale come risposta all'automazione

In questo scenario, emerge con urgenza la questione del reddito universale. Garantire a ogni cittadino una somma di denaro periodica e incondizionata, indipendentemente dall'occupazione, non è più una visione utopistica, ma una necessità concreta.
Con l'avvento massiccio dell'IA, molti posti di lavoro rischiano di scomparire rapidamente, lasciando intere categorie professionali senza alternative di reddito.
Come finanziare il reddito universale?
Un metodo praticabile per finanziare il reddito universale potrebbe essere quello di introdurre una tassazione mirata sulle aziende che automatizzano i propri processi lavorativi. Tale tassa potrebbe essere calcolata in base al fatturato generato direttamente dal lavoro delle IA. In questo modo, una parte significativa dei profitti derivanti dall'automazione sarebbe redistribuita alla collettività.
Nonostante l'evidente urgenza, il dibattito sul reddito universale rimane ancora ai margini dell'agenda politica globale. Siamo testimoni di un silenzio imbarazzante da parte delle istituzioni e dei decisori politici. È paradossale che, mentre la tecnologia avanza rapidamente, la nostra società sembri incapace persino di avviare una discussione seria sul tema.
La realtà attuale è caratterizzata da forti contrasti: tecnologie avanzate convivono con conflitti devastanti, disuguaglianze estreme e carestie inaccettabili in paesi sottosviluppati. Il progresso tecnologico ha di fatto superato la nostra maturità culturale e morale, creando un gap preoccupante e destabilizzante.
In un contesto ideale, l'adozione dell'intelligenza artificiale dovrebbe accompagnarsi a un avanzamento culturale significativo, con relazioni umane basate sulla solidarietà e sull'empatia. Tuttavia, questa realtà ideale sembra ancora lontana.
Il reddito universale non è soltanto una proposta economica, ma una questione sociale, culturale e morale che dobbiamo affrontare urgentemente. Ignorare questo problema è assurdo e pericoloso.
È tempo di agire, di affrontare apertamente questo dibattito e iniziare seriamente a costruire il nostro futuro. Ignorare oggi questa realtà potrebbe avere conseguenze irreversibili.