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Come capire se qualcuno sta mentendo dal linguaggio del corpo

Diciamocelo: tutti mentono. Dal bambino che dice di non aver mangiato la cioccolata (con la bocca ancora sporca) al manager che assicura che “il budget è sotto controllo” mentre le sue mani tremano. La menzogna è un’arte antica, tanto quanto il nostro istinto di smascherarla.


Eppure, nel business e nella vita personale, saper riconoscere una bugia può fare la differenza tra una decisione brillante e un disastro annunciato.

Ma c’è un problema: le persone non mentono come nei film.


Non basta un’occhiata sfuggente o un tic nervoso per dire “Ti ho beccato!”. Serve qualcosa di più sofisticato. Quindi, se vuoi affinare il tuo radar anti-bugie, resta con me.


Le basi scientifiche della menzogna

Paul Ekman, pioniere nello studio delle micro-espressioni facciali, ha dimostrato che il corpo tradisce la mente più velocemente di quanto possiamo controllarlo. Quando mentiamo, il nostro cervello è sotto pressione: deve inventare, mantenere il controllo e assicurarsi che la storia regga. E qui nascono delle micro-discrepanze nei gesti e nelle espressioni.


Non esiste un unico segnale che confermi al 100% una bugia, ma una serie di indizi che, combinati, ti danno un quadro piuttosto chiaro.


Segnali del corpo che rivelano una bugia


Ecco alcuni dei più affidabili:

1. Il ritardo nella risposta

Chi mente ha bisogno di tempo per inventare o ricordare la versione che sta cercando di venderti. Se alla domanda “Hai letto il report?” il tuo collega esita un attimo di troppo prima di dire “Sì, certo”, è un piccolo segnale.


Esempio pratico:

  • Se un candidato a un colloquio di lavoro esita nel rispondere a “Perché hai lasciato il tuo ultimo lavoro?”, potresti voler scavare un po’ di più.


2. Il linguaggio del corpo sconnesso

Quando la mente dice una cosa e il corpo un’altra, la verità si annida nella discordanza. Un classico? Annuiscono mentre dicono “No” o scuotono la testa mentre dicono “Sì”.


Esempio pratico:

  • Il tuo responsabile dice: “Siamo assolutamente in linea con il budget” mentre si gratta il collo o si morde il labbro. Meglio ricontrollare i numeri.


3. Toccare il viso o la bocca


Donna con più pose, linguaggio del corpo
Se vuoi imparare a capire il linguaggio del corpo di una persona, prima impara ad ascoltarla

Un gesto universale che tradisce ansia e insicurezza. Coprirsi la bocca, toccarsi il naso o il mento può significare che la persona sta nascondendo qualcosa (o che ha una fastidiosa allergia primaverile).


Esempio pratico:

  • Un venditore dice: “Questa è la miglior offerta che possiamo fare” e, subito dopo, si gratta il naso. Magari c’è ancora margine di trattativa.



4. Il cambio improvviso della postura

Quando una persona si irrigidisce di colpo o si allontana leggermente, è segno di disagio. È un modo inconscio per “scappare” da una conversazione scomoda.


Esempio pratico:

  • Chiedi a un collega: “Hai già inviato l’email a quel cliente?”, e lui si sposta leggermente all’indietro o incrocia le braccia. Potrebbe voler dire che… no, non l’ha ancora fatto.


5. Il sorriso forzato

Un sorriso autentico coinvolge gli occhi (zampe di gallina, pieghe naturali). Uno finto è solo una contrazione delle labbra. Se il tuo interlocutore ti sorride con la bocca ma gli occhi restano piatti, sta mascherando qualcosa.


Esempio pratico:

  • Il tuo socio ti dice “Sono felicissimo di lavorare con te!” con una bocca tesa e occhi immobili? Potrebbe essere il momento di un confronto onesto.


Esercizio pratico: Il gioco delle micro-espressioni


Vuoi affinare le tue abilità di riconoscimento? Prova questo esercizio (lo faccio fare ai miei studenti ed ha un grande successo!):


  1. Osserva le persone (colleghi, amici, partner) mentre parlano di qualcosa di neutro. Noterai i loro movimenti abituali.

  2. Cambia argomento su qualcosa di scomodo (senza metterli in difficoltà). Guarda come cambia il loro linguaggio del corpo.

  3. Prendi nota mentale dei segnali che emergono (occhi che si distolgono, movimenti nervosi).

  4. Verifica se il comportamento è coerente con il contesto. Se il tuo capo si tocca il viso mentre parla di un progetto difficile, potrebbe essere nervosismo… ma se lo fa mentre dice che tutto va bene, forse c’è dell’altro.

Ripeti questo esercizio per qualche settimana e ti stupirai di quanto il linguaggio del corpo inizi a parlarti come un libro aperto.


Conclusione: non diventare paranoico, ma sii consapevole

Riconoscere una bugia non significa accusare tutti di mentire. Le persone possono mostrare segni di nervosismo anche per mille altri motivi (stress, timidezza, ansia). Il trucco sta nell’osservare la coerenza tra le parole e i gesti.


In azienda e nella vita privata, avere questa abilità ti permetterà di prendere decisioni più consapevoli e di evitare di essere manipolato.


Andrea Zagato


 
 
Copertina del Libro: quello che le parole non dicono di Andrea Zagato

Quello che le parole non dicono

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Andrea Zagato - Business Coach, docente aziendale

Andrea Zagato, Business Coach e Digital Marketer specializzato in Intelligenza Artificiale a supporto delle società per comunicare in modo efficace con il proprio pubblico, incrementando visibilità e performance di vendita. Professore presso l'Università Bicocca di Milano corso: Social Media Marketing e docente presso la Digital Export Academy di ICE/ITA, per promuovere l'eccellenza italiana sui mercati internazionali.

In qualità di Docente Aziendale, affianco figure come amministratori delegati, manager, dirigenti e team leader nello sviluppo di competenze trasversali essenziali (soft skills) quali: comunicazione assertiva, gestione dello stress, time management, miglioramento del clima aziendale, public speaking, sviluppo della leadership, supporto al manager e gestione dei conflitti.

I percorsi che propongo sono esperienziali, basati su attività pratiche e concrete, con strumenti immediatamente applicabili al termine di ogni sessione formativa.

Nel mio ruolo di Digital Strategist, supporto aziende ed enti pubblici nei processi di digitalizzazione delle loro attività, occupandomi della progettazione e implementazione di strategie di marketing digitale, con un focus specifico su Web e Social Media.

Tra i miei clienti si annoverano aziende come: PricewaterhouseCoopers PWC S.p.A., Societè Generale Investment Banking S.A., Aria S.p.A. Regione Lombardia, Zurich Assicurazioni S.p.A., Cattolica Assicurazioni S.p.A., TecnorMacchine S.p.A., ItalCementi S.p.A., Marlboro Classic S.p.A, Casa.it S.p.A., Facile.it S.p.A., Fraschetti S.p.A., WiseEnergy Italia S.r.l., Ipsos S.A., Confederazione Nazionale Coldiretti, l'Università degli Studi Bicocca Milano, ICE/ITA Digital Export Academy

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