Cosa significa andare in "burnout"?
Il termine deriva da "to burn out" che significa "bruciarsi, esaurirsi".
Una sindrome che arriva man mano nella nostra vita e che possiamo individuare attraverso un'analisi della nostra routine quotidiana. L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) inserisce il burnout nell'elenco dell'International Classification of Diseas.
Il termine viene utilizzato in ambito lavorativo ed è classificato come una condizione di stress protratto nel tempo. Lo si può riscontrare soprattutto nei paese occidentalizzati, dove l'utilizzo di sistemi informatici, sempre più performanti, e task lavorativi che vengono classificati sempre più spesso con l'etichetta "importante ed urgente", portano alcune persone ad un esaurimento emotivo, depersonalizzazione e derealizzazione.
In questi ultimi anni ho aiutato alcuni professionisti a riconoscere di essere in "burnuot" aiutandoli ad uscirne; ho potuto constatare come sia sempre presente uno schema ben preciso: uno squilibrio tra richieste-esigenze professionali e risorse disponibili.
Il mio compito nelle aziende è migliorare il clima aziendale e dare gli strumenti professionali ideali a garantire il benessere dei singoli individui all'interno dei team di lavoro, quindi, nel momento in cui preparo la mia analisi preliminare, osservo atteggiamenti e comportamenti che possono far emergere condizioni particolari di disequilibrio.
Nel caso specifico del burnout si può osservare come il lavoratore sia in una condizione di esaurimento emotivo, fisico e mentale in cui i task giornalieri superano il tempo lavorativo soffocando anche i bisogni primari. Chi soffre di questa sindrome mostra una carenza di energie, negatività, ansia, demoralizzazione, isolamento, irritabilità ed insonnia.
Il compito di un Business Coach è trovare gli strumenti per poter superare i propri limiti e migliorare la propria qualità di vita privata e professionale, nel caso specifico del Burnout posso darti questi consigli:
prima di iniziare la tua giornata lavorativa programma i tuoi momenti di pausa ed a pranzo non pensar minimamente di guardare mail o rispondere alle telefonate (spegni il monitor del pc);
osserva tutti i tuoi task giornalieri ed inizia ad inserirli all'interno dello schema "importante - urgente" con una numerazione da 1 a 4, aiutati con colori e post-it per le note a margine;
dopo il lavoro concediti il tempo di programmare uscite e momenti per stare insieme ad amici, parenti o anche per un momento di solitudine in un contesto differente da quelli che conosci - attenzione: dopo la pandemia ho notato come molte persone trascorrano molto tempo a guardare i Social Media perdendo la voglia di fare altre attività;
ascolta il tuo dialogo interiore, ti consiglio di leggere il mio articolo: https://www.andreazagato.com/post/insegna-alla-tua-voce-interiore-a-farti-star-bene è importante che tu possa ascoltare le tue emozioni ed individuare quelle più frequenti.
apnea, pensieri ricorrenti e paure legate ad eventi non ancora accaduti sono un campanello d'allarme che dovrai ascoltare per comprendere che è arrivato il momento di chiedere un supporto.
In tutti i campi lavorativi ci sono momenti in cui dobbiamo essere maggiormente performanti, ma se nel lungo periodo noti che il tuo stress sta diventando una routine quotidiana, in cui non sai come uscirne, allora sappi che ci sono gli strumenti per non finire in burnout; è una sindrome prevedibile e prevenibile: chiedi alla tua azienda un supporto.
I fondi per la formazione professionale possono essere utilizzati per creare percorsi di Business Coaching rivolti a tutti i lavoratori di un'azienda e migliorare la loro qualità di vita lavorativa.
Se desideri un percorso nella tua azienda chiedi al tuo HR Manager di mettersi in contatto con me attraverso questo modulo: https://www.andreazagato.com/richiesta-formazione-aziendale
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