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Testa e Mani i segreti intimi che possiedono

Andrea Zagato

Un fattore molto importante del sistema cinesico sono i movimenti del corpo, i gesti.


Testa

I gesti che vengono fatti con la testa hanno un significato in base alle posizioni che essa assume. Andiamo a vedere le principali posizioni.


Testa completamente china (e spalle curve). Questa posizione comunica lo stato d’animo tramite la direzione dello sguardo. In questo caso lo sguardo è rivolto verso il basso e di conseguenza le emozioni che prova il soggetto possono essere: colpa, depressione, affaticamento, stanchezza estrema oppure si sta cercando di nascondere qualcosa. Ovviamente dipende sempre dal contesto, se un ragazzo assume questa posizione ma sta utilizzando lo smathphone questa regola non vale.


Testa leggermente china. In questo caso la persona potrebbe voler evitare il contatto visivo per un motivo qualsiasi. Ma si può anche assumere questa posizione semplicemente perché si vuole dimostrare rispetto nei confronti di una persona, oppure perché in alcuni casi si mette in atto per proteggersi, può capitare anche nei casi in cui in un posto affollato si percepisce un “invasione” del proprio spazio personale.


Testa inclinata lateralmente. Questa posizione si può assumere per dimostrare interesse per quanto viene detto dall’interlocutore. Oppure ci sono persone che inclinano lateralmente la testa per mostrare curiosità, può inoltre essere un gesto di timidezza. Oppure se si è in dubbio su quanto è stato detto e quindi si cerca delle rassicurazioni da chi si ha di fronte. Quando una persona si trova di fronte un interlocutore che assume questa posizione è sempre meglio cercare altri segnali che ne facciano comprendere il vero significato. Se ad esempio questa posizione viene associata ad un improvviso incrociare le braccia e sul volto la persona assume un’espressione perplessa, allora c’è qualcosa che non va.


Mani

I movimenti delle mani sono tra i comportamenti non verbali che più sono legati al linguaggio parlato, infatti accompagnano il discorso. Hanno però delle regole che variano in base alla lingua e alla cultura di riferimento. Le mani, dopo il volto, sono la parte del corpo che probabilmente riesce a manifestare il comportamento più spontaneo. Si utilizzano per diversi gesti quotidiani come il semplice saluto, oppure quando si fa un discorso lo si illustra con le mani o per esprimere le emozioni.


Sembra che il cervello abbia più controllo sulle mani che su altre parti del corpo, questo perché è collegato da un numero di connessioni nervose superiore alle mani rispetto alle altre parti del corpo.

Quindi con la gestualità delle mani le persone comunicano molte cose di sé stessi quando parlano, di conseguenza va ad influire su quello che l’interlocutore percepisce. Generalmente si crede che quando un messaggio verbale è accompagnato dai gesti delle mani questo acquisisca più chiarezza.


Alcune persone quando parlano gesticolano in maniera totalmente naturale, invece altre, sono meno inclini a gesticolare e quindi si concentrano per farlo. Sembrerebbe anche che le persone più estroverse accompagnino di più il discorso con i gesti e che gli oratori più bravi siano capaci di utilizzare in maniera più appropriata la gestualità delle mani, riuscendo ad avere una sincronia migliore tra gesti e parole.

Ma oltre a riuscire a rafforzare il significato delle parole le mani a volte riescono anche a sostituirle. È quindi una parte importante della comunicazione non verbale perché non solo avvalora il discorso ma permette anche una certa quantità di informazioni “sfuggite di mano” appunto.


Le persone riescono a percepire, anche se inconsciamente, quando l’interlocutore che hanno di fronte nasconde le mani durante un dialogo. Da esperimenti condotti si è visto che quando una persona “nasconde” le mani è percepita da chi ha di fronte come negativa. Ovviamente bisogna tenere conto del contesto, può anche essere che le nasconda per necessità, magari perché ha freddo.


Palmi delle mani

Prima di tutto analizziamo i palmi delle mani. Sono principalmente due le posizioni fondamentali degli stessi: palmi verso l’alto e palmi verso il basso.


Le mani con i palmi verso l’alto sono in generale percepiti come un segnale positivo, di onestà e disponibilità. Infatti una persona che quando parla lo fa con i palmi delle mani rivolte verso l’alto darà un’impressione positiva a chi ha di fronte; se dovesse dire le stesse cose ma con i palmi rivolti verso il basso, avrebbe come risultato un’impressione di minore positività. Questo perché l’uomo percepisce il palmo della mano verso l’alto come un segnale di amicizia e fiducia.


È con la mano aperta che si fa un giuramento. Inoltre quando si dichiara di voler parlare “in tutta onestà” chi lo dice lo fa in genere con i palmi esposti.

Questo succede perché pensiamo che chi compie questo gesto lo faccia inconsciamente, che sia un gesto genuino e che chi finge non lo faccia con i palmi esposti davanti a sé. È in sostanza un gesto di sottomissione, indice di verità. La persona che fa questo gesto vuole trasmettere un messaggio in cui chiede la fiducia dell’interlocutore.


Ma si può utilizzare questo gesto anche per ingannare. Quindi una persona che sta mentendo può farlo mostrando i palmi delle mani verso l’alto ed essere creduto lo stesso? La risposta è sì e no. Si può ingannare chi si ha di fronte ma è anche vero che ci sono tanti altri segnali che mostrano se si sta dicendo la verità o meno.



Il dito puntato

Il dito puntato è un gesto che spesso risulta molto irritante: questo classico gesto consiste nella mano chiusa a pugno e il dito indice che rimane invece teso verso fuori. In generale le persone quando gli si punta addosso il dito indice hanno una sensazione non gradevole, non si sentono a proprio agio. E questo è normale perché il dito puntato è un gesto aggressivo e in linea generale questo è associato alla frase “credo che tu abbia capito”. Però molte persone compiono questo gesto di frequente e non sono consapevoli del fatto che produce un effetto sgradito nell’interlocutore.

Quello che le parole non dicono

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Andrea Zagato - Mental Coach e formatore aziendale

Andrea Zagato, Digital Marketer specializzato nell'integrazione di strumenti digitali e Intelligenza Artificiale per aiutare le società a comunicare in modo efficace con il proprio pubblico, incrementando visibilità e performance di vendita. Professore presso l'Università Bicocca di Milano nel corso intensivo di Social Media Marketing e docente presso la Digital Export Academy di ICE/ITA, dove forma team aziendali impegnati a promuovere l'eccellenza italiana sui mercati internazionali.

In qualità di Docente Aziendale, affianco figure come amministratori delegati, manager, dirigenti e team leader nello sviluppo di competenze trasversali essenziali (soft skills) quali: comunicazione assertiva, gestione dello stress, time management, miglioramento del clima aziendale, public speaking, sviluppo della leadership, supporto al manager e gestione dei conflitti.

I percorsi che propongo sono esperienziali, basati su attività pratiche e concrete, con strumenti immediatamente applicabili al termine di ogni sessione formativa.

Nel mio ruolo di Digital Strategist, supporto aziende ed enti pubblici nei processi di digitalizzazione delle loro attività, occupandomi della progettazione e implementazione di strategie di marketing digitale, con un focus specifico su Web e Social Media.

Tra i miei clienti si annoverano aziende come: PricewaterhouseCoopers PWC S.p.A., Societè Generale Investment Banking S.A., Aria S.p.A. Regione Lombardia, Zurich Assicurazioni S.p.A., Cattolica Assicurazioni S.p.A., TecnorMacchine S.p.A., ItalCementi S.p.A., Marlboro Classic S.p.A, Casa.it S.p.A., Facile.it S.p.A., Fraschetti S.p.A., WiseEnergy Italia S.r.l., Ipsos S.A., Confederazione Nazionale Coldiretti, l'Università degli Studi Bicocca Milano, ICE/ITA Digital Export Academy

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